Gratta e vinci: quante tasse si pagano sulle vincite? Ecco la guida

Quando si gioca al Gratta e Vinci e si vince, è necessario informarsi sia su come riscuotere la somma, sia su quante tasse pagare. Se stai leggendo queste righe, vuol dire che ti interessa approfondire, magari perché è la prima volta che, dopo aver tentato la sorte, hai vinto qualcosa.

Nelle prossime righe, potrai trovare diverse informazioni utili in merito, con il riassunto delle principali indicazioni normative. Ricorda sempre di giocare con moderazione e di rivolgerti a un terapeuta qualora dovesse renderti conto di non riuscire a gestire bene la situazione. Dopo questa doverosa premessa, non ti resta che continuare a leggere!

Tassazione Gratta e Vinci 2025: le linee guida

In caso di vincita di somme inferiori ai 500 euro al Gratta e Vinci, non è dovuto il versamento di alcuna tassa. Le cose cambiano nel momento in cui si supera questa cifra. Dal 1° marzo 2020, recependo le indicazioni della Legge 160 del 27 dicembre 2019, le vincite dai 501 euro in su – cambiano leggermente le cose quando si supera il tetto dei 10000 euro, ma ne parleremo più tardi – considerate alla medesima stregua dei redditi da capitale, vengono sottoposte a una tassazione con un’aliquota pari al 20%.

Questa percentuale viene trattenuta direttamente alla fonte. Nel momento in cui ci si reca, per riscuotere il premio in denaro, presso i punti vendita appositamente autorizzati, avviene già la decurtazione della somma prima del versamento del premio. Per amor di precisione, è il caso di ricordare che, con la legge sopra menzionata, l’aliquota, che viene versata direttamente all’Erario, è aumentata di 8 punti percentuali (prima era pari al 12).

Quanto si paga di tasse per vincite superiori ai 10000 euro?

Le cosiddette vincite di fascia alta, ossia quelle caratterizzate da una somma superiore ai 10000 euro, prevedono, per quanto riguarda il prelievo fiscale, sempre le indicazioni della Legge 160 del 27 dicembre 2019. Si parla sempre del 20%. Essenziale, però, è considerare l’applicazione dell’aliquota sull’importo annuale, in quanto si ha a che fare con premi in denaro che vengono erogati a rate. Ecco come gestire, invece, la loro riscossione:

  • Inoltro di istanza di pagamento presso qualsiasi filiale di Banca Intesa Sanpaolo
  • Invio della richiesta facendo riferimento all’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali srl
  • I tempi di erogazione delle somme sono pari a 7 giorni lavorativi

Quando ci si approccia alla riscossione e alla pressione fiscale sulle vincite da Gratta e Vinci, è bene ricordare che la tassazione non è legata in alcun modo al canale di acquisto della schedina: si pagano lo stesso a prescindere dal fattto che si giochi online o che si opti per l’acquisto in tabaccheria o presso altri punti vendita autorizzati.

Non dipende nemmeno dal costo della giocata. Tutto è legato, ribadiamo, all’entità della somma vinta. Concludiamo ricordando che va dichiarata inserendo tutti i riferimenti nel quadro D del modello 730, dove vengono inserite tutte le somme assoggettate all’imposta sostitutiva del 20%. Per qualsiasi dubbio tecnico, ci si può rivolgere al proprio commercialista o al CAF più vicino.

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