Prezzo del pellet: ecco a quanto può arrivare nel 2025

Ricordi due inverni fa quando comprare un sacco di pellet sembrava quasi un lusso? Superava i 10 euro a sacco, una follie per chi si affida a questo combustibile per riscaldarsi. Addirittura l’anno scorso si trovava a prezzi davvero alti che la gente doveva fare grandi risparmi per potersi permettere un riscaldamento decente.

Oggi il pellet che l’anno scorso trovavi a 9 euro, lo trovi a circa 5 euro o 6 euro. E se sei attento alle offerte, puoi anche scendere sotto i 4 euro. Un bel risparmio, soprattutto per chi vive nelle zone interno e lo usa come principale fonte di calore. Ma c’è un avvertimento: non tutti i pellet sono uguali. Il prezzo basso può nascondere prestazioni meno efficienti, più cenere e consumi più alti. Insomma, non sempre risparmiare sul momento significa spendere meno a lungo termine.

Perché il prezzo del pellet è sceso?

E’ una domanda che mi son fatta anche io e la risposta non è semplice. Due anni fa, il conflitto tra Russia e Ucraina aveva fatto schizzare i prezzi alle stelle: meno importazione e tanta incertezza. Oggi, la situazione si è stabilizzata, anche se il conflitto non è finito. L’Italia ha diversificato le sue fonti di approvvigionamento, importando pellet da Paese come il Brasile. Questo ha creato una maggiore disponibilità sul mercato, aiutando a contenere i costi.

A questo si aggiungono altri fattori. Le temperature più miti degli ultimi anni hanno ridotto i consumi di pellet in generale. E non dimentichiamoci che molte famiglie, spaventate dal caro-energia del 2022, hanno deciso di cambiare sistema di riscaldamento, passando ad alternative come le pompe di calore o i pannelli fotovoltaici. Meno domanda, prezzi più bassi. Una conseguenza inevitabile.

Il giusto equilibrio

Parliamo anche dell’IVA. Ti ricordi quando era stata abbassata al 10% per andare incontro ai consumatori? Bene, quest’anno non ci sono agevolazioni straordinarie, ma i prezzi che trovi oggi nei negozi sono già comprensivi di IVA. Insomma, niente sorprese alla cassa. Ma ora scopriamo come scegliere il pellet migliore senza spendere troppo. Ecco qualche consiglio:

  • Controlla la certificazione: scegli pellet con certificato ENplus.
  • Guarda il colore e la consistenza: pelle chiaro e compatto, senza polvere, è di solito un segno di buona qualità.
  • Controlla il potere calorifico: più è alto, più calore produrre. la tua stufa, riducendo i consumi.
  • Occhio alla cenere: pellet di qualità produce meno scarti e ti fa risparmiare fatica nella pulizia.
  • Prova piccoli lotti: se non sei sicuro, compra pochi sacchi per testare le prestazioni prima di fare scorte.

Trovare il giusto equilibrio tra qualità e prezzo è la chiave per riscaldarti senza brutte sorprese. E fidati, a volte spendere un euro in più al sacco può fare una grande differenza sul lungo termine. Quindi, cosa aspettarti per questo inverno? Beh, le previsione sono incoraggianti. I prezzi sembrano destinati a restare stabili e grazie alle importazioni da diversi Paese e una domanda più bassa, non dovremmo assistere a rincari significativi.

Certo, le temperature giocheranno un ruolo importante: un inverno più rigido potrebbe far aumentare la domanda, ma per ora possiamo stare tranquilli. Alla fine, scegliere il pellet giusto non è solo una questione di soldi: è anche una scelta di comfort e praticità. Con qualche accorgimento, puoi riscaldare casa senza stress, godendoti il calore della tua stufa senza pensare al portafoglio.

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