Nuove normative per i bonus casa: ecco cosa cambia dal prossimo anno

Il dilemma dei bonus concessi dallo Stato italiano negli ultimi anni risiede solo nella complicata ricerca dei requisiti richiesti per accedere a questo tipo di agevolazioni fiscali, che ovviamente solo pensati al solo scopo di migliorare le condizioni di vita delle famiglie più in difficoltà e che spesso faticano ad arrivare alla fine del mese.

Tra questi, da qualche anno, è in azione il bonus casa, un aiuto economico offerto alle famiglie al fine di rendere più sicura e confortevole la propria casa e metterla anche al passo con i tempi, grazie agli impianti di riscaldamento volti solo a sostenere ecologicamente l’abitabilità sia di inverno che d’estate. Cosa cambierà invece il prossimo anno?

Il bonus casa: ecco di cosa si tratta

Stiamo parlando di un aiuto, che fino a qualche anno fa prendeva il nome di altri tipi di bonus, anche piuttosto vari tra loro e che da due anni all’incirca è combinato all’interno di un solo un bonus, il bonus casa appunto. La sua finalità è quella di mettere in conto il fatto di aiutare economicamente la ristrutturazione e l’ammodernamento degli immobili, specie se si tratta dell’unica casa posseduta.

Viene finanziato circa il 50% dell’importo speso, al fine di andare a migliorare in primis la qualità e il prestigio dell’abitazione, ma per incentivare gli italiani a promuovere case più eco-sostenibili e all’interno delle quali, dopo la ristrutturazione, si vanno a risparmiare molti soldi grazie al miglioramento elettrico e idrico. Quindi è tutto pensato solo al fine del miglioramento generale.

Cosa si prevede di nuovo per il 2025?

Ogni fine anno, vengono proposte una serie di misure volte ad essere inserite all’interno della Legge di Bilancio se ovviamente vengono approvate. Queste misure sono il più delle volte pensate per andare ad aiutare le famiglie con delle agevolazioni extra, da aggiungere a quelle già presenti. Anche all’interno del Bonus Casa sono stati aggiunti dei miglioramenti in tal senso e vediamo di quali si tratta nello specifico:

  • Bonus ristrutturazione: confermato per il 2025 con una detrazione del 50% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità abitativa. Nel caso della seconda casa, la detrazione scende al 36%.
  • Ecobonus: nel 2025, l’aliquota di detrazione sarà del 50% per gli interventi di efficientamento energetico. Nel 2026, scenderà al 36%.
  • Superbonus: in questo caso, l’aliquota scenderà al 65% e sarà applicabile solo per interventi con CILAS, presentata entro il 15 ottobre 2024; mentre l’aliquota del 110% resterà valida per quelle zone colpite da eventi di calamità e quindi in stato di emergenza dichiarato.

Un’importante novità verte invece sul fronte del tetto massimo delle detrazioni, che nel 2025 per i contribuenti con reddito superiore ai 75.000 euro, verrà limitato notevolmente: quindi, per chi ha un reddito compreso tra 75.000 e 100.000 euro la detrazione non andrà oltre i 14.000 euro; per i redditi superiori ai 100.000 euro si fermerà a 8.000 euro. E a ciò si aggiunga che dal 2025, non sarà più possibile beneficiare del bonus per la sostituzione di caldaie a gas, mettendosi così in linea con l’obiettivo di incentivare l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti ed ecologici.

Alla luce di quanto detto, il 2025 si apre all’insegna di ottime notizie poiché il Bonus Casa resta in tutte le sue varietà e diramazioni praticamente immutato, con qualche novità positiva per chi ha redditi molto bassi; mentre gli incentivi andranno lentamente a scomparire per quanti invece vantano un reddito molto più alto ed è chiaro che possano permettersi interventi di ristrutturazione anche a proprio carico.

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