Da sempre i francobolli sono considerati pezzi unici che raccontano la storia di un’epoca. Un po’ come fanno anche le monete e le banconote, solo che con i francobolli c’è da stare più attenti, perché, essendo di carta, si rovinano più velocemente e soggetti ai cambiamenti del tempo. Alcuni collezionisti li amano proprio per questi fattori così eccezionali.
Ma come si fa a capire se un francobollo vale una fortuna? E quali sono gli esemplari che oggi possono raggiungere cifre incredibili? Scopriamolo insieme con un’analisi dettagliata che ci permetterà di capire se siamo in possesso di un piccolo tesoro nascosto tra le varie cartoline che conserviamo dentro i tanti cassetti di casa.
Quando sono nati i francobolli?
Queste piccole etichette di carta sono usate per indicare il pagamento di una tariffa postale per l’invio di lettere, pacchi o altri tipi di spedizioni, e sono emessi da governi o autorità postali, rappresentando uno dei mezzi di pagamento più utilizzati nel sistema postale tradizionale. La filatelia, ovvero il collezionismo di francobolli, ha fatto emergere dei pezzi molto rari, spesso addirittura unici esemplari di francobolli che presentano delle caratteristiche tali da renderli di grande valore collezionistico.
Ad esempio, il primissimo francobollo emesso al mondo è il Penny Black, originario del Regno Unito e stampato per la prima volta nel 1840; ma esistono anche francobolli realizzati con materiali insoliti, quindi diversi dalla carta: parliamo della sera, del metallo o addirittura della plastica. Ma per arrivare all’idea del francobollo moderno, è stato necessario attendere Sir Rowland Hill, un riformatore britannico che ideò appunto un sistema postale equo e semplice proponendo che, rispetto al passato, il pagamento della spedizione non fosse più a carico del destinatario, ma del mittente, calcolando approssimativamente la distanza percorsa dalla spedizione.
Ecco alcuni esempi di francobolli molto ricchi di valore collezionistico
Considerando che per valutare un francobollo e stabilire se si tratta di una rarità in nostro possesso è necessario rivolgersi a un esperto di filatelia, che saprà sicuramente indicarci intanto i termini della rarità e anche stabilire approssimativamente il valore del francobollo in nostro possesso, questi possono essere considerati a tutti gli effetti gli esemplari che hanno un grande valore:
- francobollo Gronchi Rosa, prodotto in Italia nel 1961, celebre per un errore geografico, perché mostrava i confini sbagliati del Perù. Dopo essere stato ritirato poco dopo la sua emissioni, è diventato un oggetto molto ricercato e vale tra i 1.000 e i 3.000 euro
- penny Black, il primo francobollo della storia, nato nel 1840, e nonostante non sia proprio rarissimo, è comunque ricercato da qualunque collezionista. Ha un valore tra i 3.000 e i 10.000 euro.
- Error Inverted Jenny, del 1918 prodotta negli USA, dove è presente un errore di stampa, in relazione all’aeroplano che è stampato capovolto. Solo 100 esemplari sono noti, rendendolo uno dei francobolli più ricercati al mondo. Uno di questi è stato venduto addirittura oltre 1,5 milioni di euro.
Se l’interesse per i francobolli nasce solo perché credi di avere un pezzo raro a casa e vuoi venderlo, ti consigliamo di informarti bene e cercare qualcuno di fiducia, anche online, che possa aiutarti a ottenere la corretta valutazione, senza finire nelle mani dei truffatori che potrebbero trarti in inganno e metterti nei guai.
Ma se vuoi solo capirne il valore per dare un giusto peso alla tua collezione, il consiglio che ti diamo è diverso: cerca sempre qualcuno di fidato per ricevere la corretta valutazione del francobollo, e allo stesso tempo fai in modo di preservarne la condizioni, al fine di garantire che il pezzo rimanga intatto, sia esteticamente che in termini di valore collezionistico.