Bollo auto: ecco il nuovo prezzo per il 2025

Sul fronte dei pagamenti relativi alle auto, il 2025 si apre all’insegna delle grandi novità, a cominciare dal bollo, una tassa che riguarda milioni di automobilisti italiani. Con l’entrata in vigore di nuove normative fiscali, infatti il prezzo del bollo auto potrebbe subire variazioni di varia natura. Ancora non sappiamo nel dettaglio in cosa consisteranno, ma su alcune misure abbiamo contezza certa.

Cerchiamo di individuare le principali modifiche, come ad esempio calcolare il nuovo importo e cosa fare per evitare sorprese che potrebbe indurre alla somma di more e di tasse aggiuntive dovute al ritardo dei pagamenti. Insomma, capiamo come evolveranno le cose in materia fiscale ed economicamente se influiranno sulle tasche degli italiani.

Ecco perché il bollo auto è obbligatorio

Quando parliamo di bollo auto facciamo riferimento a una tassa che è obbligatoria e riguarda il possesso del veicolo, in particolare tutti i veicoli iscritti al PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico. L’obbligo di pagamento, pertanto, è dovuto proprio al possesso, e non all’uso come alcuni pensano, quindi si paga il bollo anche per auto ferme in garage.

Quello che noi paghiamo infine viene raccolto dall’Ente che destina i fondi distribuendoli alle varie regioni italiane, che a loro volta li usano per finanziare altri servizi pubblici, infrastrutture e progetti ambientali. Si tratta quindi di stabilire sicurezza e viabilità su tutte le strade che giorno dopo giorno vengono percorse dai veicoli italiani.

Cosa cambia per il bollo auto a partire dal 2025?

A partire dal 2025, il calcolo del bollo auto sarà influenzato da alcune modifiche introdotte per incentivare una mobilità più sostenibile e ridurre, così, l’impatto ambientale del traffico stradale. Di seguito troverete le principali novità sul piano del pagamento dell’imposta sui veicoli e vediamo di cosa si tratta nello specifico:

  • Classe ambientale del veicolo: i veicoli che hanno emissioni basse potranno beneficiare di esenzioni o riduzioni
  • Potenza del motore: i veicoli con una potenza superiore ai 100 kW pagheranno un sovrapprezzo
  • Differenze regionali: in base alle regioni cambiano anche le agevolazioni, con possibili maggiorazioni in base alle idee politiche messe in atto

Anche nel 2025 sono previste le esenzioni, che riguardano come al solito i veicoli storici, ovvero tutte quelle auto che hanno più di 30 anni, e risultano per questo motivo esenti dal bollo. A queste si uniscono le auto elettriche, che fino a quest’anno avevano degli sconti sull’importo ma ora verranno esonerate in alcune regioni italiani dal pagamento. E infine, ci sono i veicoli per i disabili, soprattutto quando l’auto è intestata proprio alla persona disabile e utilizza per il suo trasporto.

Attenzione però ai ritardi sul pagamento: l’imposta in questione oltre ad essere obbligatoria, è anche soggetta a more o ad aggiunte di interesse nel caso di ritardo nel pagamento, ben oltre la data prevista. Dopo 14 giorni dalla scadenza, in particolar modo, si applicano sanzioni penali che crescono all’aumentare del tempo prima del pagamento del bollo.

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