Prezzo ufficiale del canone Rai: la novità lascia senza parole

Sono anni ormai che non si fa altro che sentire parlare contro l’imposizione da parte dello Stato italiano che inserito, si dice in modo indebito, il pagamento del Canone Rai all’interno della fatturazione bimestrale dell’energia elettrica. Un atto di sopruso, arriva direttamente da parte dell’Unione Europea, che qualche anno fa ha richiesto al governo italiano di invertire con rapidità questa modalità di recupero crediti ingiusta e illegale.

La motivazione che si dà su questa scelta piuttosto incresciosa è legata al fatto che spesso questa tassa, ritenuta obbligatoria, non veniva pagata dagli utenti, optando su una serie di motivazioni che ancora oggi risultano piuttosto comuni e consentono a molti di evitarne il pagamento. La tassa sul possesso della tv è sempre stata considerata una cosa in più, in particolare oggi che la tv si sta sempre più privatizzando e l’unica vera tv di Stato resta la Rai.

Ma cosa è successo?

La Commissione Europea in seduta di riunione tra gli Stati Membri aveva presentato contro l’Italia che prevedeva di rivedere i termini che consentivano al nostro Paese di poter controllare in modo massivo e assicurato il controllo sul reperimento dei pagamenti della tassa sulla tv, il noto Canone Rai. Si trattava a parte dell’UE di un atto che andava contro i diritti degli utenti, che in realtà non possono essere considerati obbligati a guardare i canali Rai, unici canali di Stato (italiano!), alla luce del fatto che tra la modalità online e le differite, i programmi prodotti da RAI son ben visibili anche in altri modi.

Questo aveva indotto quindi a costituire un piano, che il governo italiano dichiara ancora oggi di perseguire, volto all’eliminazione, ma lenta e non si sa per quanto tempo, del canone dalla bolletta della luce, cominciando dall’abbassamento della quota da 90 euro a 70, restando dilazione in 10 mesi, da gennaio a ottobre. In realtà, per quanto per questo anno 2024 le cose siano andate così, per il prossimo non sono state per niente confermate.

Ecco cosa succederà

Il Canone Rai resta ancora oggi, che siamo a fine del 2024, un dilemma da affrontare e non si capisce bene quale sarà il suo futuro. Inizialmente si pensava che la riduzione della tassa si sarebbe verificata di anno in anno, ma per il 2025 c’è addirittura un dietro-front da parte dello Stato che si è detto costretto a riportare il canone al suo originario prezzo, a causa dei sempre più crescenti importi e costi degli spettacoli e dei format che la Rai produce; quindi:

  • non è stata trovata una soluzione alternativa
  • continua ad essere in bolletta
  • dopo il calo da 90 a 70, per il 2025 ritorna a 90 euro

L’Europa di fronte a questa scelta al momento decide di non dire nulla, forse in attesa di capire cosa succederà e se le associazioni dei consumatori avranno qualcosa da ridire in merito a questa faccenda che diventa ogni più incresciosa e senza possibilità di dibattito alcuno, non essendoci un’apertura da parte della tv di stato capace di poter fare trovare un’altra soluzione.

In Italia, l’alto livello di evasione fiscale ovviamente è un problema annoso, che spesso non trova soluzioni complete e definitive. Ma è anche vero che se il richiamo formale arriva da parte dell’Unione Europea, di cui l’Italia fa parte, ignorarlo sembra essere un atto di totale disinteresse, per di più quando sembra non essere stato fatto nulla in merito. Staremo a vedere che cosa succederà.

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