Chi vuole sperimentare con l’orto, può trovare nella coltivazione del topinambur una soluzione molto interessante. Il vantaggio principale di questo tubero è il suo essere estremamente facile da coltivare, adatto anche ai giardinieri poco esperti. Se vuoi sapere qualcosa di più su come gestirlo, non devi fare altro che proseguire nella lettura della nostra piccola guida.
Conosciuto anche come rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, il topinambur si adatta a diverse tipologie di suolo ed è mediamente resistente agli attacchi di diverse tipologie di patogeni. A questo punto, non ci resta che dare spazio ai contenuti e aiutarti a scoprire alcuni consigli pratici per dare una svolta alla tua gestione dell’orto.
Coltivazione topinambur: le basi da conoscere
Pianta che, cosa che non tutti sanno e che si può intuire guardando i suoi fiori, è parente del girasole, il topinambur si coltiva tramite tuberi. Il momento ideale per metterli a dimora è la primavera. Cresce in terreni con caratteristiche molto diverse tra loro e può tollerare anche le posizioni ombreggiate. Ricordiamo, però, che la coltivazione in pieno sole è la soluzione ideale per garantire performance massime alla pianta.
Nel momento in cui si sceglie dove coltivarla, è bene essere consapevoli del fatto che crescerà molto e che creerà, di riflesso, un’ampia zona d’ombra. Altro aspetto da considerare prima di iniziare a livello pratico riguarda la consapevolezza in merito al carattere infestante della pianta. Alla luce di ciò, il consiglio pratico più importante che i giardinieri danno è di delimitare l’area dell’orto che si ha intenzione di dedicare alla coltivazione di questa pianta.
Coltivare il topinambur: altre informazioni fondamentali
Con un periodo di semina ideale che va dalla fine dell’inverno al mese di maggio, il topinambur prevede l’interramento dei tuberi a una profondità compresa tra i 10 e i 15 cm. In questa fase, è essenziale avere cura di mantenere i germogli verso l’alto. Importante, inoltre, è tenere una distanza di circa 50 cm tra le varie piante. Ecco alcuni step fondamentali da considerare prima di procedere a piantare concretamente:
- Dedica un po’ di tempo a lavorare il terreno.
- Ricorda che se si presenta sciolto, sarà più facile ottenere topinambur di dimensioni importanti.
- Arricchisci il suolo ricorrendo a compost o, in alternativa, a concime a base di letame maturo.
Come già accennato, il topinambur è una pianta che non richiede cure particolarmente impegnative. Basta concentrarsi un po’ sulla pacciamatura per gestire le piante circostanti e, come si suol dire, il gioco è fatto. Il topinambur, infatti, non soffre particolarmente per via della presenza di altre piante vicine. L’unica accortezza da adottare prevede il fatto di procedere con l’irrigazione nei mesi caldi dell’anno. Negli altri, infatti, la pianta è in grado di reperire le risorse idriche autonomamente.
Se lo coltivi in una zona ventosa, qualsiasi giardiniere esperto ti raccomanderà di fornire dei supporti ai fusti delle tue piante. Così facendo, si eviterà che, a lungo andare, le raffiche di vento arrivino a piegare le piante, in particolare quelle più alte nell’orto. Concludiamo rammentando che il principale pericolo per la sua integrità sono i topi, che possono essere tenuti lontani con dissuasori naturali come il bicarbonato.