Il gelsomino è un fiore davvero particolare che si distingue tanto per la sua bellezza quanto per il suo profumo unico e inimitabile che di certo non può proprio passare inosservato. Proprio per questo, molte volte ci accorgiamo della presenza di questa pianta non tanto perché ne scorgiamo qualche fiore, ma proprio per il profumo che riesce ad impadronirsi delle strade.
Il profumo davvero speciale di questa pianta è uno dei motivi che spinge le persone a coltivarla, ma possiamo dire che il gelsomino riesce ad avere un grande successo anche per quanto riguarda l’aspetto ornamentale e decorativo di una zona. Cerchiamo quindi di scoprire qualche dettaglio in più circa la natura di questa pianta e soprattutto i tre trucchetti dell’esperto che ci riveleranno come potare il gelsomino.
Qualche curiosità sul gelsomino
Quando parliamo di gelsomino facciamo riferimento ad una pianta che è in grado di regalarci dei fiori bellissimi che, a quanto pare, per molte culture rappresentano un amore superiore, non quello che può legare due individui, ma quello che una persona può nutrire nei confronti di una divinità. Allo stesso modo il gelsomino rimanda al numero 5 che per molte popolazioni viene proprio associato all’amore che una madre riesce a nutrire nei confronti del figlio. Si tratta quindi di un bellissimo fiore che non è noto solo per le sue capacità e per le sue qualità estetiche, ma che sembra avere un grande significato anche e soprattutto per quanto riguarda le sensazioni che riesce a trasmettere.
In alcune culture, specialmente quelle che affondano le loro radici nel Medio Oriente, il gelsomino veniva regalato come forma di augurio di amore e prosperità per gli sposi, in quanto come abbiamo detto prima rappresenta l’amore più puro e l’unica fonte per raggiungere la felicità. In quest’ultimo caso però ci riferiamo ad una variante di gelsomino meno nota, ovvero quella gialla che, a quanto pare, non solo garantisce la gioia, ma va a scongiurare anche la cattiva sorte. Ecco, dunque, perché regalare una pianta di gelsomino è sicuramente un bellissimo gesto in ogni caso.
Quando bisogna potare il gelsomino?
Il gelsomino è una pianta che merita di essere coltivata e curata nei più piccoli dettagli ed è proprio per questo che bisogna soffermarsi su tutte quelle attenzioni che bisogna riservare a questo fiore affinché possa crescere nella maniera più corretta e rigogliosa possibile. Circa la coltivazione dello stesso bisogna quindi sapere queste importanti informazioni:
- Anche il gelsomino necessita della potatura
- La potatura va eseguita almeno due volte all’anno in primavera e in autunno
- Si deve agire tra Marzo e Aprile per eliminare i rami vecchi che sono diventati grigi o scuri
Come tutte le piante anche quella del gelsomino necessita delle giuste cure per poter sopravvivere e tra le operazioni indispensabili alla sua crescita citiamo per l’appunto la potatura che, come abbiamo visto, deve avvenire sia in primavera che in autunno, meglio se nel periodo compreso tra Marzo e Aprile. È proprio in questo periodo, infatti, che la pianta si sta rigenerando in vista di quelle che saranno le prossime fioriture della stessa.
Questo tipo di potatura viene fatta non solo per dare una forma alla pianta che tende a crescere e ad espandersi in poco tempo, ma serve per eliminare tutti quei rami vecchi che non riuscirebbero più a dare i loro frutti e che si distinguono molto facilmente da tutti gli altri perché con il tempo tendono a diventare grigi oppure neri. Questi tre consigli ti aiuteranno quindi ad approfondire ogni aspetto circa la potatura del gelsomino.