Le rose sono bellissime e su questo non ci piove. Sicuramente riescono a raggiungere il loro massimo splendore durante la fase della fioritura dove appaiono piene, rigogliose e soprattutto ricche di vita. La bellezza della rosa però può essere giudicata come effimera, in quanto tende a spegnersi molto presto, lasciando nel fiore solo l’idea di bellezza che aveva poche ore prima.
C’è chi vuole godersi il momento ritagliandosi quelle poche ore che garantiscono la massima bellezza del fiore e chi, invece, fa di tutto per preservarla il più a lungo possibile, procedendo all’arte dell’essiccazione. Ne avevi mai sentito parlare? Scopriamo insieme qualche dettaglio in più e i 7 trucchi del giardiniere che ti permetteranno di essiccare una rosa in maniera più che soddisfacente.
Quanto può vivere una rosa?
Quando parliamo della rosa facciamo riferimento ad una pianta che riesce ad produrre dei fiori bellissimi e spettacolari che molto spesso vengono descritti come i più belli di tutto il mondo, in quanto il loro aspetto è nobile ed elegante e sicuramente le mille sfumature presenti in natura contribuiscono a renderlo tremendamente affascinante. La rosa, in effetti, trasuda l’idea di bellezza ed eleganza ed è per questo che è considerata la regina di tutti i fiori.
A differenza di molti altri esemplari, però, questo fiore ha una vita molto breve poiché impiega diversi giorni per giungere a maturazione, ma una volta fiorito si spegne dopo poche ore. Basta davvero poco, infatti, per far sì che i petali cominciano a seccarsi e piano piano a cadere, fino a quando del fiore rimane un triste gambo secco e striminzito. Se la pianta può avere una vita media di circa 25 anni il singolo fiore dura pochi giorni dopodiché, purtroppo, va incontro alla sua fine triste e inesorabile.
I trucchi del giardiniere per essiccare una rosa
Per cercare di mantenere inalterata la bellezza della rosa per il tempo più lungo possibile è possibile optare per l’arte dell’essiccazione, una procedura molto antica che, in parole povere, va ad eliminare tutta l’acqua presente nel fiore, esponendolo quindi a meno rischi sotto il profilo del deterioramento. Mettere in atto l’essiccazione però non è così semplice come può apparire ed è per questo che dobbiamo tenere in considerazione i 7 consigli del giardiniere. Bisogna quindi:
- Scegliere le rose più belle o quelle che sono appena sbocciate
- Reciderle affinché il gambo non sia troppo lungo o troppo corto
- Eliminare le spine
- Elimina le foglie in eccesso
- Appendere le rose prescelte a testa in giù all’interno di un luogo asciutto e privo di umidità
- Far sì che il processo di essiccazione possa durare per almeno tre settimane
- Raccogliere le rose maneggiandole con cura poiché potrebbero sbriciolarsi al tatto
Per avvicinarci all’arte dell’essiccazione dobbiamo scegliere le rose più belle, ovvero quelle che sono fiorite da poco tempo e i cui petali appaiono belli aperti e colorati. Bisogna poi attuare delle piccole procedure come ad esempio il taglio del gambo in maniera che non sia troppo lungo o troppo corto e l’eliminazione delle spine e delle foglie che possono appesantire la rosa.
Fatto questo non dovremo far altro che collocare le rose prescelte a testa in giù, appendendole con del filo e lasciandole in un ambiente che sia privo di umidità ma piuttosto asciutto. Ovviamente l’essiccazione non avverrà da un giorno all’altro, ma sarà necessario attendere almeno 20 giorni affinché la rosa appaia secca in ogni sua parte. A questo punto possiamo raccoglierla e conservarla, anche se dobbiamo fare attenzione a maneggiarla in quanto ogni sua parte potrebbe sbriciolarsi non appena la tocchiamo.