Chi ha un frutteto lo sa bene: il pesco è una delle piante protagoniste di questa zona del giardino. Tra le sue peculiarità principali rientra l’esuberanza nella produzione di frutti, motivo per cui la potatura non deve essere assolutamente trascurata. Nelle prossime righe, potrai scoprire come gestirla al meglio e ottenere raccolti via via più soddisfacenti.
Sei sei alle prime armi con la gestione di un frutteto, molto probabilmente non hai compreso a pieno l’importanza che ha la potatura del pesco. Trascurarne la qualità può compromettere l’integrità della pianta e causare finanche l’insorgenza di patologie. Con le informazioni che scoprirai nelle prossime righe, però, il problema è bypassato.
In che periodo si pota l’albero del pesco?
Il periodo ideale per la potatura del pesco dipende dalle peculiarità di quest’ultima. Nei casi in cui si procede con l‘eliminazione dei succhioni e dei polloni, il momento ideale è la stagione estiva. A seconda del clima della zona in cui l’albero cresce, si può scegliere un intervallo di tempo compreso tra giugno e luglio.
La potatura del pesco si può effettuare anche in inverno. Il momento perfetto è dal mese di ottobre in poi. In ogni caso, è opportuno procedere una volta archiviata la fase del raccolto. I giardinieri più esperti consigliano di procedere tra gennaio e febbraio. Fondamentale è evitare le giornate troppo fredde e all’insegna degli alti livelli di umidità.
Quali sono i rami da potare?
A seconda del tipo di potatura, quando si agisce sul pesco si tagliano determinati rami (ciò accade ovviamente anche quando si ha a che fare con le altre piante da frutto). Ecco, escludendo la già citata potatura verde, le principali tipologie e i rami su cui si interviene con le cesoie:
- Potatura secca: in questo caso, si interviene sulle parti della pianta secche o con palesi segni di sofferenza.
- Potatura di formazione: con questa tipologia di potatura, si interviene direzionando le branche principali dell’albero di pesco.
- Potatura di produzione, finalizzata a eliminare i rami che impediscono un adeguato circolo d’aria all’interno della chioma.
In generale, per gestire al meglio la potatura del pesco è molto importante – e a tal proposito può essere utile la consulenza con un giardiniere esperto – imparare a riconoscere in tempi rapidi i rami dove sono presenti gemme sia a fiore, sia a legno (queste ultime sono caratterizzate da una forma conica e appuntita).
I rami appena descritti sono i cosiddetti rami misti e sono di particolare importanza per la pianta, in quanto sono quelli destinati a produrre la maggior quantità di frutti. Destinate all’eliminazione sono invece le già menzionate parti improduttive, ossia i polloni, i succhioni e i rami secchi. I rami misti, invece, sono destinati a essere diradati.