Il succo di arancia è benefico per chi soffre di glicemia alta?

Chissà quante volte ti sarai sentito dire di bere tanto succo di arancia per stare bene e provare a migliorare il tuo apporto di vitamina C al fine di proteggerti dai malanni dell’inverno, specie per prevenire i raffreddori che sono il vero grattacapo con cui facciamo i conti di questo periodo. Più o meno gravi, diventano un problema, perché spesso non guariscono bene e ci fanno davvero penare.

E allora si va di spremuta! Quel succo d’arancia, soprattutto quando è fatto con arance prettamente biologiche, è uno di quei piaceri semplici della vita: una spremuta fresca al mattino o un bicchiere rinfrescante in estate è difficile resistere. Ma cosa succede se devi fare attenzione alla glicemia? Se hai il diabete, infatti, potresti dare farti due domande se il succo d’arancia è un amico o un nemico assicurato.

Il succo d’arancia, il toccasana dell’inverno

La verità sul succo di arancia è che ha davvero un numero indefinito di benefici, ma bisogna sempre pensare di berlo con la dovuta moderazione, soprattutto se hai bisogno di monitorare la glicemia. C’è un motivo però se il succo di arancia è così amato: la vera miniera è contenuta nel frutto, che è foriero di vitamine e minerali. Un ruolo determinante lo gioca la vitamina C, che rinforza il sistema immunitario.

Non dimentichiamoci del potassio, un minerale che aiuta a mantenere la pressione arteriosa sotto controllo, e l’effetto idratante del succo, che è perfetto per le giornate calde o dopo un’intensa attività fisica. Insomma, il succo d’arancia sembra un toccasana per tutti, o comunque quasi per tutti. Ma ancora di più: i flavonoidi, potenti antiossidanti che migliorano la circolazione e riducono l’infiammazione.

Un solo problema: troppo zucchero

Nonostante i suoi tanti benefici, il succo d’arancia ha un problema: è ricco di zuccheri naturali ed è privo anche di fibre. Quando spremi un’arancia, infatti, elimini quasi tutta la fibre presente nel frutto intero, quella che aiuta a rallentare l’assorbimento degli zuccheri e a mantenere stabili soprattutto i livelli di glicemia. Tra l’altro, berlo a stomaco vuoto può causare un picco di zuccheri nel sangue, che per chi soffre di glicemia alta o diabete non è certo l’ideale. Ecco quali sono i benefici:

  • in caso di ipoglicemia: se i tuoi livelli di zucchero scendono improvvisamente, un piccolo bicchiere di succo può aiutarti a recuperarli velocemente
  • dopo l’attività fisica, per reintegrare energie e minerali persi durante lo sforzo
  • come parte di una colazione bilanciata

Se ami il succo d’arancia ma hai problemi di glicemia, non devi rinunciarci del tutto. Puoi adottare alcune strategie intelligenti per gustarlo senza effetti negativi. Opta per il frutto intero, perché la fibra contenuta nel frutto rallenta l’assorbimento degli zuccheri, rendendolo più equilibrato rispetto al succo. Inoltre, riduci le quantità, versandolo in un bicchiere piccolo di circa 100 ml, sufficiente per goderti il sapore senza esagerare con gli zuccheri.

Un altro aspetto importante da considerare è l’indice glicemico (IG), che misura quanto velocemente un alimento aumenta i livelli di zucchero nel sangue. Il succo di arancia ha un IG medio-alto, il che significa che può causare picchi glicemici. Ma se opti per l’arancia intera, l’IG è più bassa grazie alla fibra, che aiuta a bilanciare l’assorbimento degli zuccheri.

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