I biscotti industriali corrispondono alla maggior parte di quelli che possiamo trovare liberamente sugli scaffali dei supermercati, concetto che ci ha portato alla normalizzazione, nei confronti di quelli naturalmente più lunghi da preparare, fatti in casa o presso altri luoghi. Ma quelli industriali fanno davvero male, oppure sono concettualmente abbastanza indicati per il consumo comune?
Naturalmente non è possibile definire tutti o alcun tipo di biscotto o marca da sconsigliare, soprattutto perchè il mercato negli ultimi anni il contesto di questi prodotti è divenuto a dir poco ampio ed è difficile considerarli tutti buoni o tutti “cattivi”. Per questo soprattutto se abbiamo problemi digestivi ma anche soffriamo di valori glicemici o di pressione alta conviene stare attenti.
Biscotti industriali, si o no?
Il biscotto è sostanzialmente un prodotto dolciario che viene sviluppato con alcuni ingredienti “basilari” come farina, burro, uova, in alcuni casi si utilizzano lieviti ed altri agenti che servono per stabilizzare l’impasto come emulsionanti vari, ciò che distingue quelli industriali quindi legati al consumo di massa sono altri elementi come i conservanti.
Ciò che ” fa paura ” spesso sono proprio questi ingredienti aggiuntivi che sono estremamente temuti in senso generale proprio perchè non danno l’idea di essere qualcosa di genuino, rispetto al passato al passato oggi la cura e l’attenzione sugli effetti collaterali di quelli che sono anche spesso impiegati come “intrusi” nell’impasto è maggiore.
A cosa fare attenzione
Quali sono quelli da evitare? Difficile dirlo in senso generale, tuttavia possiamo distinguere varie tipologie di biscotti da attenzionare, oramai ne esistono varie categorie da quelli secchi, fino a quelli integrali, quelli light o senza zuccheri oltre a quelli che presentano l’assenza di un ingrediente specifico generalmente una tipologia di zuccheri.
- E’ importante controllare la quantità di zuccheri ed emulsionanti che sono presenti
- Attenzione anche ai grassi saturi ed agli aromi aggiunti
Solitamente meno la lista degli ingredienti è lunga, migliore sarà il prodotto, e non necessariamente quelli “light” o dietetici sono per forza meno calorici e quindi più in grado di incidere in modo sano sulla dieta, attenzione alla presenza di fibre che deve essere possibilmente sempre presente almeno in un quantitativo pari a 5 grammi per 100 di prodotto.
Anche un biscotto di qualità non dovrebbe essere consumato in quantità eccessive, una forma di apporto limite è di 30 grammi al giorno, attenzione ai frollini che sono quelli più ricchi di elementi e zuccheri, anche se non necessariamente sono quelli che fanno “più male” come evidenziato. Attenzione agli zuccheri ma anche da altri elemeni “strani” tra gli ingredienti.